Equilibrio e postura

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Torniamo noi stessi e inseguiamo la felicità attraverso l’equilibrio.

Il benessere fisico e mentale dipendono strettamente dal nostro equilibrio. Ovvero da qualcosa che riteniamo semplice e scontata. Tuttavia non è così.

L’equilibrio posturale.

Chi di noi non ha mai sofferto di dolori alla schiena o alle gambe? Magari qualcuno ha avuto o si trova a dover fare i conti con problemi di lombosciatalgia. Ebbene, tutti e tre possono dipendere proprio da un mancato equilibrio posturale.

Ma cos’è l’equilibrio posturale?
In biologia, l’equilibrio è la capacità di percepire e adattare il movimento del corpo rispetto alla forza di gravità e altre forze esterne. La “postura” ha la funzione di stabilizzazione, consolidamento e mantenimento dell’equilibrio.
Questa importante funzione viene affidata ad un intero sistema chiamato Sistema Tonico Posturale (STP).

Per realizzare questo processo neuro-fisiologico l’organismo utilizza diverse risorse:

  • Esterocettori che rispondono a stimoli provenienti dal mondo esterno, come suoni, luci, odori, deformazioni cutanee (vista, orecchio, piede)
  • Enterocettori, situati all’interno dei visceri, che informano soprattutto di eventi dolorifici a capo di queste strutture;
  • Propriocettori, situati nelle articolazioni, nei muscoli e nelle guaine tendinee, in grado di informare sulla posizione del corpo.

Ma come si raggiunge l’equilibrio posturale?

L’equilibrio posturale si raggiunge quando la perpendicolare passante per il baricentro cade all’interno della sua base d’appoggio, ovvero i piedi. Se il baricentro esce dalla base di appoggio, il corpo tende a cedere, ma l’equilibrio, entro ampi limiti, viene ristabilito da una ridistribuzione delle masse parziali
Questa ridistribuzione è attuata mediante la contrazione dei muscoli, riportando il baricentro all’interno della nuova base d’appoggio.
Tutto ciò si ottiene attraverso meccanismi riflessi che spesso agiscono sotto l’azione di un controllo cosciente.
I riflessi che mantengono una postura corretta vengono chiamati “riflessi posturali”.

Ma la postura dipende anche da processi di controllo del sistema nervoso centrale che viene paragonato ad una scatola nera (black box).
Essa, rappresenta il computer centrale che ha il compito di regolare l’equilibrio dei muscoli posturali; esso è attivato dalle informazioni che arrivano dai diversi recettori, ma poiché i muscoli posturali sono essi stessi dei recettori, noi siamo in presenza di un sistema cibernetico auto-regolato.

Si possono avere due tipi di equilibrio:

  • statico: mantenimento stabile della postura;
  • dinamico: che concorre all’adattamento della postura in movimento.

Quindi, ritrovare l’equilibrio posturale, è davvero complesso, bisogna indagare e trovare la causa disfunzionale tra i vari fattori che compongono il STP.

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